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Channel: Dolci Delizie di Casa
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Zuccotto..."in-cassata" e un pò,ma giusto un pò,di pigrizia!

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La pigrizia...che brutta cosa!Magari fosse solo pigrizia,magari anche la mente subisse il suo trasporto,allora si che sarebbe davvero pigrizia!E invece sei pigro nelle membra,nei gesti,nelle movenze,ma la mente invece non si arresta o riposa un solo attimo.Mille idee si susseguono, si rincorrono ad un ritmo forsennato,lasciandoti stordita e più confusa di prima e così non riesci a godere di quella"sana pigrizia",quella che può essere benefica se presa,ovviamente, in piccole dosi!E invece fai scorpacciate di una pigrizia fisica,che debilita mente e cuore...Ma mentre sorseggi un buon tè,riguardi quegli sbuffi di panna e chicche di pan di spagna,ricordi la soddisfazione provata nel farli incontrare,ricordi che il chicchetto chiamava lo sbuffo,mentre questo si mostrava determinato e fiero,a dispetto della"cattiva pigrizia"e allora ti scrolli di dosso quel torpore...(anche perchè la primavera è ancora lontana,non mi sembra proprio ora di poltrire).
Quindi vi offro una fetta di questo zuccotto deciso e consapevole,per augurarvi,anche se con un ritardo mostruoso,un anno ricco di sorprese,movimento,dinamismo,gioia,meraviglie e naturalmente,piccole dosi di una"sana pigrizia"!

La lentezza ,non è un rifugio come può esserlo la calma;spesso  è solo un inganno..


Ma inganno non fu questo zuccotto,anche se all'interno si pavoneggiava a "simil cassata"...Non ci può essere inganno se non c'è delusione!
 Zuccotto..."in-cassata"
Ho foderato uno stampo a cupola con fette di pan di spagna,inumidite con una leggera bagna al maraschino.Ho fatto un primo strato di crema alla ricotta,preparata con 500 g. di ricotta di pecora e 200 g. di zucchero al velo,a cui ho aggiunto 250 ml di panna montata senza zucchero e 80 g. gocce di cioccolato fondente.Al centro ho rimesso fettine di pan di spagna e coperto con altra crema.Ho finito con altro pan di spagna sempre inumidito di bagna.Ho coperto con pellicola e lasciato in frigo fino al giorno dopo.Ho sformato poi sul piatto da portata e  decorato con dadini di pan di spagna e ciuffetti di panna.


Buon anno amici miei!

Torta morbida al cioccolato e noci...e il divano!

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 Il pudore ti limita o spesso ti salva da clamorose figure di m...Possibile che stamane sia mancato proprio questo all'"espansiva" coppia, abbondante e non più giovanissima,sopraggiunta nel bar dove faccio colazione.Sedute a sorseggiare il nostro solito,ma non banale caffettuccio,c'ero io e la mia amica,lì sul divano bianco e comodo,da dove tutto si vede,perchè non possiamo mica perderci la solita e purtroppo anche questa non banale,maleducazione degli avventori..Ma la maleducazione come sempre accompagna la mancanza di pudore e anche stavolta si è combinata ad una trasgressione,se così vogliamo definirla per essere benevoli, che continua a tornarmi in mente!Ora, io amo le coppiette giovani e allegre che si scambiano romantici baci e teneri abbracci,ma questi due erano proprio indecenti, per quanto pomiciassero sul loro divanetto marrone e troppo piccolo per contenerli entrambi.Si sono praticamente sbracati su di esso,quasi straripando dai piccoli braccioli esterni,scambiandosi baci che sembravano risucchi,carezze volgari,abbracci rumorosi,risate a squarciagola e ammiccamenti vari che lasciavano intuire la loro intimità recente....Giuro che non avrei voluto guardarli,giuro che ho fatto di tutto per evitare di fissarli,giuro che ho fatto finta di non sentire il"rumore"dei loro baci,giuro che non ho risposto alle domande dipinte negli occhi sbarrati  della mia amica che fortunatamente li aveva di spalle...ma giuro che quando si sono alzati per andare via con il loro grossi culoni,ho tirato un bel sospiro di sollievo e insieme al divanetto marrone li ho mandati  a "cagher"!

Se non ci fosse il pudore,quante figura di m....come questa andrebbero evitate e soprattutto quanti divani non direbbero parolacce!

Invece il dolce dev'essere senza pudore,deve aver sfrontatezza e malizia,deve far venir l'acquolina in bocca e non può di certo nascondersi o mostrarsi discreto!E così è questa tortina morbida di noci e cioccolato,sfrontata e con poco pudore,senza mai essere volgare!


Torta morbida al cioccolato e noci

 Ingredienti per uno stampo da 22 cm
3 uova
250 g. di zucchero semolato
100 g. di cioccolato fondente
150 g. di burro
100 g. di farina setacciata
100 g. di gherigli di noci pecan o quelle comuni
un cucchiaino di estratto di vaniglia
Per la glassa al cioccolato bianco
100 g. di cioccolato bianco
50 g. di burro
2 cucchiai di panna
per decorare
gherigli di noci
croccante tritato

********
Preriscaldare il forno a 160°.Spezzettare il cioccolato e far fondere insieme al burro a bagnomaria o nel microonde se preferite(basterà un minuto).Mescolare per ottenere un composto liscio,togliere dal fuoco,fare raffreddare e aggiungere le uova,la vaniglia,lo zucchero,quindi la farina setacciata e le noci tritate grossolanamente.Versare in uno stampo imburrato e foderato di carta forno e infornare per una trentina di minuti.Lasciare poi riposare per cinque minuti nel forno spento,prima di sformarlo.Fare raffreddare completamente.Per la glassa far sciogliere a bagnomaria il cioccolato con il burro,aggiungere sempre mescolando piano la panna calda.Colare sulla torta fredda e decorare con i gherigli e il croccante tritato.

si può preparare anche il giorno prima e glassarlo all'ultimo momento
al posto del cioccolato bianco per la glassa,si può usare anche quello fondente o al latte,a seconda dei gusti
è un dolce molto morbido e resta umido,quindi anche con la prova stecchino sappiate che rimarrà leggermente bagnato anche una volta cotto.


 Un abbraccio stelle e alla prossima...
ma su quel divano quante cose stan succedendo?


Danubio e pizza farcite di zucchine trifolate

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Liscia o ondulata?Per natura"ondulo",arriccio,increspo,dò insomma movimento;da quello che può essere uno scarabocchio alla messainpiega,da un gesticolare all'impastare,dal rifare il letto al decorare una torta...Mi piace avvolgere,mi piacciono le curve e tutto ciò che può essere arrotondato,io"arrotondo"!Non amo ciò che è piatto,lineare,basico o spigoloso(se non nell'arredamento),tendo a prenderlo e ad avvolgerlo,anche i fili del bucato son riuscita ad ondulare,nonostante il marito continui a tenderli con determinazione e impegno O-o!
Sarà una deformazione del mio essere o sentire,sarà che sono"rotonda" e riccia,a farmi amare così tanto bozzi,curve,cupole e avvallamenti vari,sarà che le mie mani e la mia mente mi portano a voler chiudere dei cerchi che poi inesorabilmente tendono a riaprirsi,sarà quello che sarà, il fatto è che liscia,proprio non mi piaceva...Così ho fatto delle belle montagnelle in cui ho avvolte le zucchine lisce e lunghe e un tantino insipide,vista la stagione!E poi come se non bastasse,una bella nevicata di emmentaler in filetti,sparse naturalmente con le mani che in quel fare,disegnavano un bel cerchio...


Danubio e pizza farcite di zucchine trifolate

Ingredienti:
200 g. di pasta madre rinfrescata la mattina
500 g. di farina 0
500 g. di farina di semola
20 g. di sale
3 cucchiai di olio
acqua q.b
Per la farcitura:
1 Kg di zucchine
150 g, di speck in cubetti
2 cucchiai di grana grattugiato
100 g. di emmentaler a filetti
sale e pepe q.b
4 cucchiai di olio evo

La mattina rinfrescare il lievito.Alla sera prelevarne 200 g. e scioglierlo con altrettanta acqua e un cucchiaio di miele.Versare nella planetaria aggiungendo le farine ed iniziare ad impastare.Versare man mano l'acqua necessaria,si dovrà ottenere un impasto morbido ma sostenuto.aggiungere il sale continuando ad impastare e per ultimo l'olio.Continuare ad impastare un altro pò sulla spianatoia,lasciare riposare e dare qualche piega,pirlare e mettere a lievitare in una ciotola oliata precedentemente e coperta con pellicola.Viste le temperature non metto in frigo.Preparo le zucchine tagliandole a filetti e facendo trifolare insieme allo speck,uno spicchio d'aglio,che dopo andrò a togliere.Faccio cuocere una decina di minuti,aggiusto di sale e pepe e finisco con una bella spolverata di parmigiano.Al mattino prendo l'impasto e lo verso sulla spianatoia infarinata e procedo sia per la pizza in teglia che con il danubio.Per la pizza stendo due dischi,con uno copro la teglia oliata e ricopro di zucchine.Copro con l'altro disco,spennello con un goccio d'olio e copro con pellicola.Per il danubio forme delle palline,le allargo leggermente con le mani e farcisco.Chiudo bene e dispongo sempre in una teglia,lasciando un pò di spazio fra di esse.Lascio lievitare fino all'ora di pranzo.Inforno a 180° per una mezz'ora sia il danubio che la pizza.Sul danubio prima di sformare cospargo di emmentaler in filetti. 

I

* il ripieno può essere sostituito con qualsiasi cosa vi suggerisca la fantasia
*il lievito madre può essere sostituito col lievito di birra,meglio sempre usarne pochi grammi,anticipandosi magari un giorno prima.
*mangiarne poco,perchè ci si arrotonda in modo continuo e il cerchio potrebbe anche scoppiare.
*come al solito cerco di essere seria,ma son sempre più scema
*vabbuò gli ultimi due punti son da cancellare.


Un abbraccio amiche mie,buona settimana e al prossimo cerchio!

Ghoriba e crepe....

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Le crepe...indicano un cedimento,una frattura,una spaccatura o comunque l'instabilità di un qualcosa.Non evocano mai pensieri positivi,riportano magari ad un rischio che si corre,come può esserlo una ruga che rischia di farci fare i conti con il tempo che avanza inesorabile...però poi si pensa alla fortuna di correrlo quel rischio e che tanti non avranno mai quella fortuna.Allora ci si accontenta e le"crepe"di quel viso ricordano che ci sei,stai vivendo il tuo tempo insieme alle sue incognite e certezze,alle sue gioie e ai suoi dolori e alle sue infinite sfumature.
Ogni ruga è la somma di mille sorrisi quotidiani,mille bronci capricciosi,mille espressioni di un viso che respira il tempo col suo sole e le sue tempeste...nulla racconta silenziosamente più di una ruga!

Forse le crepe di questi biscotti hanno saputo fare ancora meglio...giusto giusto loro,mi hanno sussurrato:"Damià vieni via da quello specchio,la crema non funziona,aivoglia a consumarne a quintalate!Forse un pò di botulino,ma non sei il tipo di andare in giro con gli occhi da cinese mbriaco,due botti al posto degli zigomi,un bombolone al posto delle labbra o ancor peggio sembrare la sorella sfigata di Patty Pravo(altro che bambole e pensieri stupendi)!Assaggiami,rilassati e anche le rughe si stenderanno per puro godimento"!

E dopo averne ingoiato una decina,ho rischiato di crepare per davvero,ma ho volteggiato come una bambola facendo pensieri stupendi!

Ringrazio Donatella per avermi fatto conoscere questi biscottini marocchini deliziosi.Non ho apportato alcuna modifica,sono perfetti nelle dosi,ma naturalmente come lei stessa dice,ci si può sbizzarrire con la fantasia e usare al posto del cocco altri ingredienti come noci,mandorle,nocciole...


Ghoriba al cocco 

Ingredienti:
180 g. di farina di semola
120 g. di farina di cocco
120 g. di zucchero
2 uova
un pizzico di sale
una tazza da thè di olio di arachidi
un cucchiaino di estratto di vaniglia
mezza bustina di lievito per dolci
abbondante zucchero a velo

Battere in una ciotola le uova con lo zucchero,aggiungere l'olio e la vaniglia.Unire sempre mescolando la semola,precedentemente mescolata al cocco e al lievito e al pizzico di sale.Si otterrà un composto molliccio.Con le mani infarinate di cocco,formare delle piccole noci che andranno rotolate nello zucchero al velo.Disporre su una teglia coperta di carta forno e cotte  a 170° per una quindicina di minuti o fino a quando non si formeranno le famose crepe. 


I miei ghoriba non son troppo "rugosi",sarò mica troppo giovane io o-O?
Un bacio donne belle!

Pinolata per un "dolce del cuore"!

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Dammi le tue mani amore mio!Fammele annusare,fammi respirare il loro sapere colmo di profumi e delicate movenze.Appoggiale sul mio viso,tratta la mia faccia come i tuoi saggi e antichi impasti,accarezzala,tastala,avvolgila nel loro calore...solo così potrò assaporare la serenità e la quiete di quei gesti.Mani affusolate,morbide e vellutate;sarà la magia del burro,della farina,delle uova a renderle così accoglienti ed è tanto difficile lasciarle andare,mai potrei rinunciare alle loro carezze...Ed è una carezza anche quando disegni quel taglio a croce sui tuoi impasti lievitati,è un rito che ogni volta si compie sotto ai miei occhi attenti e mai abituati ad un'alchimia che ci compie sovente nella nostra e adorata cucina...non mi abituerò mai alla tua bravura mamma mia!

Oggi dico"pinolata",lei la chiama semplicemente"panettone coi pinoli"!Lui,mio padre,ancora oggi dice che nessuno sa farla meglio di lei,neanche io che con i dolci ci so fare abbastanza,almeno credo.Ma capisco la tua risolutezza padre mio,somma indiscutibile di una vita passata insieme,fatta di gratitudine e forse,a volte,di troppa passione,quindi faccio finta di nulla e continuo a prepararla,nonostante il tuo silenzio mentre la assapori e sbirci di nascosto il viso della mamma...non temere,continueremo a dirle che la sua però rimane la più"speciale"!


Pinolata
per una teglia da 26 cm
Ingredienti:
6 uova
450 g. di farina 00
200 g di burro
350 g. di zucchero
2 bicchieri di latte intero
2 cucchiaini di estratto di vaniglia
la buccia grattugiata di un limone
1 bustina di lievito
un pizzico di sale
100 g di pinoli

Dividere gli albumi dai rossi.Montare gli albumi con metà dello zucchero e lasciare da parte.Con le stesse fruste lavorare il burro morbido con l'altro zucchero fino a renderlo chiaro e gonfio.Unirvi gli aromi ed il pizzico di sale.Aggiungere uno alla volta i tuorli,continuando a montare.Versare la farina setacciata col lievito,poco per volta alternandola col latte e se serve per ammorbidire,qualche cucchiaiata degli albumi.Terminare con il resto degli albumi,avendo cura di non smontare il composto.Versare in una tortiere foderata di carta forno.Cospargere di abbondanti pinoli e zucchero semolato.Infornare a 170° per circa un'ora.
E per finire tanto zucchero a velo.


Un dolce del cuore,si questo è davvero un dolce del cuore.Evoca il profumo della cucina della mamma e di un padre che la elogia fiero ed orgoglioso!Oggi si festeggia l'amore ed io lo festeggio attraverso  il loro legame forte e duraturo,al di sopra di mille tempeste...oggi il mio San Valentino è tutto dedicato a loro due!Io porto il panettone,tu papà,non dimenticare le rose...


E questa dedica va dritta dritta dalla mia amica Imma per il suo nuovo contest I DOLCI DEL CUORE
un contest che da la gioia di parteciparvi per la possibilità di perdersi in dolci ricordi.
Grazie tesoro!


Un abbraccio grande amiche mie!Fatevi inondare dall'amore,non siate diffidenti e lasciatevi andare!Iniziate da quest muffins,sono fatti dello stesso impasto della pinolata..sono un bacino per ognuna di voi e per augurarvi un dolce e appassionato"San Valentino"!
e mi raccomando...non mettetevi troppo"sexy"sennnnnò addio a cene a lume di candele e romanticismo annesso!


Montanare o bomboloni?

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Troppo forte nella sua presenza,quasi prepotente,ma che lascia un vuoto insopportabile nella sua assenza...E allora ne senti tutta la mancanza e ti rammarichi di non averlo desiderato abbastanza,della poca risolutezza dimostrata e te ne fai una colpa.Rimpiangi la mattina in cui lo hai lasciato andare via,senza muovere un solo dito,senza un solo respiro di richiamo,senza uno sguardo di invito o il minimo cenno di pentimento.Ho permesso che andasse altrove,che si prestasse per un altra e deliziasse lei:quella mazza secca col caschetto alla Carrà,con la frangia di Noemi e il decolleté di Renga,un mix "sanremese" che la rende un vero flop quasi quanto quello di Sanremo.
Ti ho disdegnato mentre andavi via con lei,che con la mano ti strappava a me in modo furbo e repentino,precedendomi di un soffio,mentre io allungavo la mia...Non ho potuto che abbassare gli occhi,far finta di nulla senza poterti dire addio,unico e solo "mazzetto di basilico"

E così le montanare furono senza basilico e piene di rimprovero.Mentre friggevano si gonfiavano a bombolone e non ne hanno voluto sapere di creare un'alcova  per il pomodoro...Sembrava quasi mi volessero scoppiare in faccia,ma da ribelli le ho rese mansuete e tanto tanto saporite.Verrebbe quasi da dire "alla faccia del basilico",ma non lo dirò mai , mi è  mancato assaje assaje!


Le Montanare 

Ingredienti:
300 g. di farina 00
200 g. di farina 0
100 g. di lievito madre o 10 g. di lievito di birra
un cucchiaino di zucchero o miele
2 cucchiai di olio
4 cucchiai di latte
2 cucchiaini di sale
olio di arachide per friggere
Per il condimento
passata di pomodoro
1 spicchio d'aglio
olio evo q.b
parmigiano o pecorino q.b
sale e pepe q.b
basilico(quando c'è)

Sciogliere il lievito in acqua appena tiepida,insieme allo zucchero o al miele,vale la stessa cosa per il lievito di birra.Unirvi un paio di cucchiai di farina,mescolare un pò e lasciare riposare per una mezz'oretta,coperto.In una ciotola o nella planetaria,versare il resto delle farine,unirvi il lievitino,il latte e cominciare ad impastare.Unire mano a mano l'acqua necessaria,la quantità dipenderà dall'umidità delle farine,quindi sappiate regolarvi affinchè risulti un impasto sostenuto ma morbido.Quando la farina sarà quasi tutta amalgamata unite l'olio e per ultimo il sale.Impastate bene per una decina di minuti,date un paio di pieghe,dategli la forma di una palla e ponete a lievitare.Con la pasta madre sarà necessario un tempo molto più lungo,almeno dodici ore,invece quella fatta col lievito di birra avrà bisogno di solo un paio d'ore.Preparate il condimento,facendo rosolare lo spicchio d'aglio nell'olio e versando poi la passata,salate e cuocete per cinque minuti,mettere da parte.Quando l'impasto sarà raddoppiato di volume,versate sulla spianatoia e stendetelo ad uno spessore di circa un centimetro e mezzo.Con un coppapasta ritagliate dei dischetti,che allargherete ulteriormente con le mani,lasciate lievitare un'altra mezz'ora e friggete poi in olio bollente e profondo,pochi per volta.Scolate su carta assorbente e condite ancora calde col sughetto,parmigiano o pecorino,una spolverata di pepe e foglie di basilico(quando c'è).

immagine tratta dal web

E anche se non sei di stagione,,mi sei mancato assai mio"vasenicola",come ti chiama la madre....

Un bacio amiche mie e bellissima settimana!

Bomboloni,graffe...per una regina di cuori!

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Una regina di cuori da vestire,una regina di cuori da truccare,una regina di cuori da curare...
Quel cuore disegnato sulla guancia sembra vero,così rosso,quasi palpitante...Ad ogni movimento della guancia corrisponde un battito e tanti battiti si sono susseguiti...ormai non la finivi più di masticare golosona mia!Bomboloni,graffe e castagnole hanno disegnato sul cuore tanti granelli di zucchero,tramutandolo in un cuore brinato ma mai di ghiaccio...come potrebbe diventarlo un cuore così caldo e tanto pieno d'amore?
Sei bellissima mascherata così...
Assomigli tanto alla zia,ma soprattutto,quanto siamo golose noi regine"del cuore"...


Ho frittellato anch'io!Come astenermi?Alla fine ho ceduto e mi sono avvicinata al calderone,raccogliendo i capelli e tirando lunghi sospiri...Ma poi i sospiri sono diventati di puro piacere,è stato un lusso concedersi un bombolone,mezza graffe e due castagnole,...avete notato che ho mangiato solo mezza graffe?
Graffe e bomboloni sono fatti dello stesso impasto,un vero successo amiche mie!
Ahhh dimenticavo...pure le castagnole ho fatto,le vedete?Son quelle palline dietro i bomboloni :),potevano mica mancare?


Graffe e Bomboloni

Ingredienti:
400 g. di farina 00
200 g. di farina manitoba
60 g. di burro
1 uovo grande
150 ml di latte intero
150 ml di acqua
10 g. di lievito di birra fresco
70 g. di zucchero
un pizzico di sale
buccia grattugiata di un limone
2 cucchiaini di estratto di vaniglia
Inoltre
1 litro di olio di arachide
zucchero semolato e vanigliato q.b

Ho ottenuto circa 6 graffe belle grandi ed 8 bomboloni

Preparare un lievitino con metà del latte,metà dell'acqua,un cucchiaio del totale dello zucchero,il lievito e due pugni della farina.Amalgamare un pochino,si otterrà un composto simile ad una pastella e lasciare lievitare fino al raddoppio,ci vorrà una mezz'ora.Versare nella ciotola il resto delle farine,lo zucchero,l'uovo battuto insieme al resto del latte e dell'acqua ed iniziare ad impastare.Quando i liquidi saranno stati assorbiti,aggiungere il sale e il burro,spatolato e mescolato col limone e la vaniglia(così si ammorbidisce prima e assorbe maggiormente gli odori).Impasto,verso sulla spianatoia e continuo ad impastare per una decina di minuti.Lascio lievitare coperto fino al raddoppio.Per le graffe ricavo dei cilindri lunghi all'incirca venti cm e larghi 2,incrocio le estremità,dando una forma classica delle graffe.Per i bomboloni stendo l'altrà metà dell'impasto ad uno spessore di un cm.,coppo con un tagliapasta tondo,ne farcisco la metà di nutella e copro con gli altri dischetti.Sigillo bene,premendo lungo i bordi e chiudo ulteriormente coppando di nuovo i dischetti accoppiati.Lascio lievitare graffe e bomboloni fino al raddoppio.Friggo pochi pezzi per volta in olio caldo(ma non bollente,devono cuocere anche all'interno)e profondo.Scolare su carta assorbente e passarle ancora calde nello zucchero semolato.Alla fine spolvero anche di zucchero a velo vanigliato.


Un abbraccio amiche mie,buona settimana e soprattutto buon Carnevale...


Torta della nonna

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Non avresti mai tagliato i lunghi capelli,per far presto la mattina
Non avresti rinunciato alle tue forcine per un pratico mollettone o al tuo pettine d'avorio anche un pò "sdentato"
Non avresti cambiato le calze pesanti e color carne  con dei collant neri velati e modellanti
Al reggiseno di stoffa cucito da te,per un push up illusorio
non avresti rinunciato ai tuoi vestiti disegnati da piccoli fiorellini,stretti in vita e che ti fasciavano il florido seno o alle tue scarpe nere,belle ma comode nei passi che muovevi
Alla cipria che velava un viso già levigato,quasi di ceramica

Il tempo non offusca"la donna",la vela un pochino...basta  uno sguardo di vento a portar via quel velo ed ecco che ti vedo bella,giovane e sorridente.Ho attraversato le tue rughe nonna cara

Torta della nonna
 Ingredienti:
Per la pasta frolla
500 g. di farina 00
200 g. di zucchero a velo
250 g. di burro a tocchetti
2 uova intere
un cucchiaino di lievito per dolci
un pizzico di sale
2 cucchiaini di estratto di vaniglia
buccia grattugiata di un limone
per la crema
500 ml di latte intero
150 g. di zucchero
50 g. di farina
4 tuorli
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
per decorare 
pinoli q.b zucchero a velo q.b

Miscelare la farina con il sale,lo zucchero,la scorza del limone ed il lievito.Aggiungere il burro freddo ed iniziare a sfregare.Quando si saranno formate delle briciole,unire le uova e la vaniglia ed impastare velocemente fino ad ottenere un impasto sodo ed elastico.Chiudere nella pellicola  e lasciare in frigo a riposare.Per la crema mettere a scaldare il latte.In una ciotola battere i tuorli con lo zucchero,unire la farina e con la frusta aggiungere a filo il latte caldo.Travasare il tutto in una pentola e cuocere sempre mescolando fino a farla addensare.Fare raffreddare completamente.Prendere la frolla e dividere in due parti.Stendere una parte ad uno spessore di mezzo cm,porla in una teglia e bucherellare con i rebbi della forchetta.Versarvi tutta la crema e ricoprire con l'altra parte della frolla sempre stesa.Bucherellare ancora,spennellare con un pò di latte e ricoprire di pinoli.Infornare per 40 minuti a 170°.Fare raffreddare...ma anche tiepida è una bontà.


Una torta così palpita nei ricordi,li imprigiona nel suo scrigno profumato di frolla e dalla credenza ti racconta della tua famiglia e di quella nonna che con gli occhi leggeva le parole silenziose dell'anima...
Ed è con lei che partecipo al contest di Aria,una fanciulla così leggiadra quanto il suo cuore un pò "vintage"...spero vada bene,mia dolce nostalgica!


Tanti auguri donne belle,forti,determinate spesso più degli uomini...ma non quando dobbiamo cambiare la ruota della macchina.Mi raccomando mai bucare,potreste sentirvi dire che la parità dei sessi comporta anche il saper sostituire la ruota bucata
Io la lascio lì, questo è sicuro,ma il cric dov'è che sta?;)



Zeppole di San Giuseppe...che fatica!

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La forza era nel cuore,nella mente,nelle braccia.In quelle braccia che avevano la forza di impastare chili di farina,ignorando la stanchezza,ritenendola un lusso.E allora giù a lavorare,a mescolare prima e poi usando pure i pugni,a maltrattare quasi con rabbia quell'impasto,a ribaltarlo e poi ancora a massaggiarlo...li tutte insieme,vicine a scambiarsi confidenze e quattro risa,talvolta solo sussurrate perchè un pò piccanti e altre volte urlate sguaiatamente.
E quanta forza ci voleva anche per fare le zeppole,un vero lavoraccio.Ma era l'ennesimo modo per ritrovarsi;magari la mamma o la cognata le impastava,la nonna e sua sorella le friggeva e la nipotina con la cuginetta le decorava con abbondante crema e la classica ciliegina,perennemente contesa.Spesso si impastavano anche due o tre chili di farina,immaginate quanta forza ci volesse.
Donne...così dure,delle rocce,quasi da sembrare insensibili.Noi invece siamo dei cristalli,più raffinate,meno grezze,ma come i cristalli anche molto fragili...

Per la miseria,oggi che ho cotto solo mezzo chilo di farina e con un Kenwood che fa la parte più dura,quasi stramazzavo dopo aver fritto l'ultima zeppola...già mi vedevo agonizzante e in fin di vita,schiantata al suolo ma con lo zeppolone in bocca!Avrei lanciato tutto dal balcone,poi ho pensato che sarei dovuta pure scendere a pulire,quindi ho desistito e continuato a zeppolare,tra un'occhiataccia al marito,un'imprecazione alla sac a poche e improperi deliranti :)!
E pensate che le signorine abbiano risentito di tutto sto macello?Ma cero che no,anzi come atto di ribellione si sono allargate in tutta la loro bontà,trasformandosi da piccoli anelli in zeppolone giganti.

Che strano legame mi unisce al cibo,possibile più lo maltratti e più mi voglia  bene?


Zeppole di San Giuseppe

Per circa 20 zeppole grandi
Ingredienti:
600 g. di acqua 
550 g. farina 00
100 g. di burro
11 uova
1 cucchiaino di sale
scorza di limone grattugiata
Per la crema pasticcera
800 g. di latte intero
6 tuorli
280 g. di zucchero
100 g di farina 00
la scorza di un limone
2 cucchiaini di estratto di vaniglia
per decorare 
zucchero a velo q.b
amarene sciroppate q.b

Innanzitutto preparare la crema.Mettere a scaldare il latte con la scorza del limone e metà dello zucchero.Battere i tuorli con lo zucchero restante e la farina,aggiungere a filo il latte caldo,filtrandolo per trattenere le scorze del limone.Unire la vaniglia e travasare il tutto nella pentola del latte.Rimettere sul fuoco e sempre mescolando portare ad ebollizione fino ad ottenere una crema densa e sostenuta.Versare in una ciotola capiente e lasciare raffreddare,avendo cura di mescolare spesso per non far formare la classica pellicina.Ora fare la pasta cotta.Mettere tutta l'acqua in una pentola capiente sul fuoco,insieme al burro a tocchetti ,al sale e alla scorza del limone grattugiata.Appena giunge a bollore e tutto il burro sciolto,versare in un solo colpo la farina.Rimettere sul fuoco e far asciugare bene tutta la farina,sempre mescolando e allargando l'impasto sulle pareti del tegame.Si dovrà formare la classica patina sul fondo e appena inizia a sfrigolare e vedrete tutta la farina ben assorbita,tirate via dal fuoco,lasciate intiepidire un poco.Mettere nella ciotola della planetaria e col gancio a Kappa,iniziare ad impastare unendo un uovo alla volta.A me son bastate 11 uova affinchè fosse un impasto abbastanza sostenuto,ma non molle.Con una sac a poche munita di bocchetta a stella grande,formare dei cerchi su dei quadrati di carta forno.Immergerli con gli stessi in olio caldo ma non bollente,appena la carta si stacca togliere con una pinza,le zeppole devono avere il tempo di crescere e soprattutto cuocere all'interno,poi si può alzare pure la fiamma e terminare la cottura. Scolare su carta assorbente.Riabbassare un pò la fiamma prima di aggiungere le altre zeppole,a metà cottura rialzare di nuovo.Mettere sul vassoio da portata,spolverare di zucchero al velo,decorare con la crema usando una sac a poche munita di bocchetta a stella,terminare con le amarene.


Mica vi ho fatto passare la voglia di rifarle?Non ascoltate le mie lamentele,perchè la fatica sarà ricompensata da un dolce che è di una bontà infinita!
Un bacio amiche mie,buona festa del papà  e ancora tanti auguri a tutti i Giuseppe e Giuseppina!

Pavlove al profumo di caffè... di caffè....

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La luce senza la sua ombra,il giorno senza la sua notte,il bianco senza il proprio nero...E' la notte a rendere unico un giorno,l'ombra ad illuminare la luce e il nero ad accendere il bianco,tutto vive e batte più forte in quella linea sottile che non separa ma unisce.E la magia si ripete anche in cucina,dove i sapori,le temperature,le consistenze,i colori non possono mai essere in netto contrasto,ma si uniscono nelle sfumature l'uno dell'altro,fino a fondersi in un unico attimo.

La candida e dolce meringa,incontra una crema di mascarpone al caffè,la annusa e cerca la morbidezza di un savoiardo,mentre si fa baciare dal sapore intenso e pungente di  un caramello al caffè salato...Piccoli e lievi contrasti per il dolce di Cristina ed il suo contest


Ingredienti:
Per la meringa
220 g. di albumi(all'incirca sei albumi)
400 g. di zucchero semolato
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
1 cucchiaino di aceto
1 cucchiaino di fecola
per la crema al mascarpone
2 tuorli
250 g. di mascarpone
100 ml di panna montata non zuccherata
caramello al caffè
Per il caramello:
1 tazzina di caffè ristretto
80 g. di zucchero
10 g. di burro salato
per i bottoncini di pasta savoiardo
2 albumi
2 tuorli
60 g. di farina 00
60 g. di zucchero
un pizzico di sale

Innanzitutto preparare la meringa.Iniziare a montare gli albumi,con circa metà dello zucchero.Man mano aggiungere il restante zucchero insieme alla vaniglia,all'aceto e alla fecola.Montare fino ad ottenere un composto sodo e molto sostenuto.Sulla carta forno ho disegnato dei cerchi aiutandomi con un coppasta,affinche creassi delle pavlove della stessa misura.Ho girato il foglio e seguendo il perimetro ho fatto dei cerchi,riempiendo anche la base.Su di essi ho fatto altri due giri di meringa,in modo da ottenere un incavo.Ho lasciato cuocere in forno leggermente aperto grazie ad un cucchiaio di legno,posto nella fessura dello sportello, per circa tre ore a 90°,il tempo di farle asciugare.Intanto ho preparato la pasta savoiardo.Ho montato i bianchi con lo zucchero ed il pizzico di sale.Ho montato leggermente i due tuorli e ho unito delicatamente agli albumi.Ho setacciato la farina e l'ho unita al composto sempre mescolando dal basso verso l'alto.Ho steso sulla teglia foderata di carta forno e  cosparsa la superficie di zucchero semolato.Ho infornato a 170°per un quarto d'ora.Ho lasciato intiepidire e coppato dei bottoncini aiutandomi con un tagliabiscotti piccolo.Per la mousse ho sciolto il  lo zucchero col caffè,portandolo ad una temperatura di 121°e con questo sciroppo(ne ho lasciato un paio di cucchiai) ho pastorizzato i due tuorli,versandolo a filo su di essi,sempre continuando a battere.Ho montato fino al raffreddamento del composto ed ho unito il mascarpone.Ho aggiunto la panna montata mescolando dal basso verso l'alto.Ho riposto in frigo.Con lo sciroppo messo da parte ho fatto un caramello,facendolo restringere un altro pò sul fuoco e aggiungendo i 10 g. di burro salato.Ho riempito la sac a poche munita di bocchetta a stella e fatto uno spuntone nell'incavo delle meringhe ormai raffreddate.Ho posto sopra un bottoncino di savoiardo intriso nel caramello tiepido e fatto un altro spuntone in cima.Alcuni li ho lasciati così semplicemente striandoli di caramello e ad altri ho messo un cappellino di meringa.

Bottoncini di pasta savoiardo


Con questa ricetta partecipo al contest di Cristina...una pasticcera provetta!



Un bacio amiche mie!

Torta di rose,ripiena di carciofi.

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Magari non arrossirò e saprò far finta di nulla,facendo sembrare scontato il tuo complimento.Magari invece arrossirò ancora,mostrando la mia fragilità,pennellata dai tratti leggeri della frivolezza...Mi danno gioia i tuoi complimenti,sono piccole attenzioni che riescono a  sciogliere anche le malinconie più caparbie e come ali sanno sorreggere...Non lasciarmi senza i tuoi complimenti,mai...oggi che il tempo scorre veloce,ne ho bisogno più di ieri,nonostante arrossisca più di allora.

"Ma non saranno mica le"vampate"della menopausa?altro che rossori fanciulleschi "...così mi diceva quella befana della mia amica stamane al telefono,facendo crollare tutto il romanticismo del racconto.Le ho ricordato che è un pò prestino e  che,intanto lei è più vecchia di me ;infatti si "appiccia"come un lampione ultimamente e che ha avuto degli improvvisi aumenti di peso e che è troppo irritabile e che non dorme bene la notte...e che farebbe bene a fare una bella scorta di Kilocal integratore,altro che creme per la cellulite.Però ci vogliamo bene,nonostante quella pulce che mi ha messo nell'orecchio libero dalla cornetta e dalle sue risa isteriche 

Anche un carciofo ha bisogno di complimenti,ha voglia di essere coccolato;magari da un soffice impasto che mentre lo accoglie gli sussurra dolci parole...e qui da me,nella mia cucina,al volo si son capiti e amati fino all'ultimo sospiro,esalato ahimè nella pancia della sottoscritta!O-o


Torta di rose con carciofi

Ingredienti:
250 g. di farina 0
250 g. di farina di semola rimacinata
100 g. di acqua
100 g. di latte intero
90 g. di lievito madre(o 10 g. di lievito di birra)
1 uovo intero
1 cucchiaino e mezzo di sale
1 cucchiaino di miele o zucchero
80 g. di burro morbido e a tocchetti
Per il ripieno 
4 carciofi
1 spicchio di aglio
sale,pepe e prezzemolo q.b
4 cucchiai di olio evo
100 g. di salame milano
150 g. di emmentaler a fette sottili
3 cucchiai di pecorino
3 cucchiai di parmigiano

Sciogliere il lievito nel latte mescolato all'acqua e al cucchiaino di miele.Unire tre cucchiai presi dal totale della farina,si otterrà una pastella che lasceremo riposare una mezz'ora,coperta con pellicola.Nella planetaria o in una ciotola versare il resto delle farine,unire il lievito e l'uovo ed iniziare ad impastare.Quando i liquidi saranno assorbiti unirvi il burro e alla fine il sale.Impastare per una decina di minuti,fino ad ottenere un impasto ben lavorato e soprattutto non più appiccicoso.Far lievitare fino al raddoppio.Intanto preparare i carciofi,pulendoli e tagliandoli a fette.Rosolare uno spicchio d'aglio in una padella con 4 cucchiai di olio.Unirvi i carciofi,aggiustare di sale  e pepe e cuocere una decina di minuti.aggiungere alla fine il prezzemolo tritato.Far raffreddare.Riprendere l'impasto ormai lievitato,stenderlo in un rettangolo e coprire con i carciofi,lasciandone 5 o sei spicchi da parte.Aggiungere anche il salame e il formaggio e cospargere con i formaggi grattugiati.Chiudere a forma di rotolo.Tagliare in tronchetti e disporre in cerchio in una teglia.Metterne un altro al centro ed infilare in ognuno uno spicchio di carciofo,facendo fuoriuscire il gambo in modo da creare un bell'effetto.Lasciare lievitare ancora fino al raddoppio e infornare a 170° per un'oretta.Se tende a colorire presto,coprire con stagnola e continuare la cottura.Ottimo caldo,tiepido,freddo...


Purtroppo ho potuto fotografarla solo alla sera,il lievito madre impiega più tempo per lievitare e invece del pranzo abbiamo fatto una buonissima cena.E'una brioche salata ripiena di carciofi e salumi,che abbellirà le nostre tavole in questi giorni di festa,oltre ad essere molto ma moooolto saporita!

Un bacione amici miei!
Buon fine settimana!


Treccia danese con farina integrale e lievito madre

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Ma che cos'è quel lievito?Cosa non è capace di fare,sembra aver superato ogni limite,corre a briglia sciolte come impazzito,trascinando tutto ciò che incontra...E ultimamente ha incontrato carciofi,salumi,zucchine,formaggi...tutto ciò che vede,avvolge e stringe come in una morsa d'acciaio,soffocando quasi il respiro.Si è abbattuto anche su di me,mi ha travolto,quasi  non riesco più a domarlo e ogni giorno mi ritrovo a rimboccarlo,dato che straripa impunemente dal barattolo,che diventa sempre più grande.Oddio ne ho quasi paura,temo di vedermelo arrivare perfino in camera da letto,arrampicarsi su per le coperte e soffocare il marito nelle sue spire,preso da un attacco di gelosia...Eggià,perchè nonostante la sua invadenza,so bene che per me prova solo tanto amore e tutti i suoi abbracci,sono un soffice e profumato regalo che ogni volta mi dona.E mentre ho davanti agli occhi,l'immagine del marito stritolato come un wurstel in un hot dog,vi lascio l'idea di quest'altro lievitato,sempre ottimo per questi giorni di festa!


Ingredienti:
250 g. di farina 0
250 g. di farina integrale
100 g. di lievito madre o 10 g. di lievito di birra
100 g di acqua
100 g. di latte intero
80 g. di burro morbido e a tocchetti
1 uovo intero
1 cucchiaino di zucchero
1 cucchiaino e mezzo di sale
per il ripieno
zucchine trifolate con salsiccia
2 cucchiai di parmigiano
100 g. di salame napoletano
150 g. di fiordilatte a tocchetti

Sciogliere il lievito madre nel latte miscelato all'acqua e allo zucchero.Unire le farine,l'uovo ed iniziare ad impastare.Quando i liquidi saranno ben assorbiti,unire il burro poco per volta.Finire col sale ed impastare affinche l'impasto sia ben lavorato e soprattutto non più appiccicoso,ci vorranno all'incirca venti minuti.Mettere a lievitare fino al raddoppio.Stendere in un rettangolo e al centro porvi le zucchine cosparse di salame,parmigiano e fiordilatte.Fare dei tagli a spina di pesce ai lati della farcitura.Rimboccare le estremità e coprire la farcitura con le strisce alternando i due lati,sembrerà poi una trecciona.Ho decorato con rotelline di pasta ripiene di salsiccette,spennellato con uova e latte e cosparso di semi di sesamo.Infornare a 170° per quaranta minuti o comunque fino a doratura,se colorisce troppo in fretta coprire a metà cottura con stagnola.


I lievitati sono la mia seconda passione dopo i dolci e ultimamente,colpa o virtù anche del lievitino molto arzillo,me ne ritrovo a fare sempre di nuovi,ottimi soprattutto ora che si avvicina la Pasqua e sulla tavola abbiamo voglia di presentare altri rustici,oltre agli immancabili tortano o casatiello.Perciò portate pazienza,se anche voi vi sentirete un pò oppresse dal mio lievito!


Alla prossima amici miei!


Ciambella alla panna e crema di nocciole

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Già solo la parola"imposizione"mi fa venire l'orticaria e la smania di ribellarmi,anche se quel pizzico di saggezza acquisita negli anni,spesso mi dica il contrario.Quindi in un una folata di "cotanta saggezza",mi sono imposta di sedermi,di dare una sistematina alle foto e soprattutto di parlarvi un pochino,dato che da un pò vago,cercando un posticino tranquillo,dove far riposare le mie idee,le mie troppe riflessioni,perse nelle frenesie delle giornate tutte uguali,troppo uguali ultimamente.La routine non mi inquieta,spesso è quella certezza che mi tranquillizza,ma poi può tramutarsi in insofferenza e poca voglia di fare... 
E siccome,sovente è qui,che trovo il mio ristoro,oggi mi sono imposta di sedermi e godere di questo spazio tutto mio,dove la quotidianità si incontra con le mie passioni,trasformando il tempo in gratitudine.
E tra un'imposizione e l'altra mi sono imposta di rifare questa ciambella semplicissima,venuta fuori da pochi gesti e ingredienti e che è stata capace di farmi ammazzare col marito per l'ultima fetta,ingoiata in un attimo poi, dal figlio che tra i due litiganti ha saputo godere.


Ciambella alla panna
Ingredienti:
4 uova
300 g. di farina
300 g. di zucchero
300 ml di panna fresca
1 bustina di lievito per dolci
2 cucchiai di rum
un pizzico di sale
Per guarnire
 crema di nocciole q.b
zucchero al velo
qualche nocciola

Montare le uova con lo zucchero ed il pizzico di sale.aggiungere anche i cucchiai di rum.Unire la farina miscelata al lievito,alternandola con la panna.Versare il composto nello stampo apposito imburrato ed infarinato.Cuocere a 170° per una quarantina di minuti,dipende dal forno e comunque fate sempre la prova stecchino.Ho decorato con crema alle nocciole con l'aiuto di una sac a poche e  zucchero al velo.


E' odioso usare la crema di nocciole con la sac a poche,diventa una vera lotta e soprattutto non sai  mai come farla scendere tutta senza sprecarne tanta...insomma ho combattuto fino all'ultimo ciuffo di nutella,ma poi ho capito che la prossima volta,a discapito del decoro,la prenderò a cucchiaiate(in faccia),a mò di muratore con la sua cazzuola...


Un abbraccio forte amici...al prossimo delirio!

Caprese di nocciole!

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Un reticolato di cioccolato a decorare una caprese fatta di sole nocciole e che regala un gusto più pieno a questo dolce intenso nel profumo,al palato e che ricorda quella famosa crema di nocciole di cui tutti grandi e piccini siamo ghiotti.Una piacevole scoperta,che confesso mi ha soddisfatta più della classica caprese fatta di sole mandorle e forse mi ha appagato ancor più per quel reticolato di dolcezza,che su di essa  si è intrecciato.Un intreccio non di filo spinato,ma di morbida ganache,come golosa recinzione per un campo di cioccolato,seminato di fragranti nocciole...prigioniere solo di tanta bontà!

Non mi tremavano le mani,ma il cornetto faceva le bizze...Ecco è venuto un reticolato"tremulo" ,ma non è colpa dell'età...almeno per ora ;)!


Ingredienti per una tortiera da 26 cm
6 uova
250 g di nocciole tostate
250 g. di zucchero
250 g. di cioccolato fondente(di ottima qualità)
250 g. di burro
un pizzico di sale
un cucchiaio di fecola
 un cucchiaio di cacao
2 cucchiaini di estratto di vaniglia
zucchero a velo
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Tritare finemente le nocciole con un paio di cucchiai di zucchero presi dal totale.Far sciogliere a bagnomaria il burro e il cioccolato a pezzetti.Mescolare con una spatola affinchè si ottenga un composto fluido ed omogeneo.Mettere da parte ad intiepidire.Prenderne un paio di cucchiai e metterli in un piccolo cornetto fatto di carta forno o in una sac a poche piccola e lasciare da parte,servirà per decorare.Montare i bianchi delle uova con metà dello zucchero e riporre da parte.Con le stesse fruste montare ora,i rossi con il restante zucchero ed il pizzico di sale,con i cucchiaini di vaniglia.Ora versare piano piano il composto di cioccolato e burro,alternato al mix di nocciole.Amalgamare bene con una spatola,unendo anche i bianchi montati e mescolare con delicatezza,affinchè il composto sia omogeneo e amalgamato.Versare nella tortiera imburrata e con il fondo coperto da carta forno.Infornare per almeno cinquanta minuti a 170°.
E' una torta che deve rimanere umida,perciò sappiate regolarvi in base al vostro forno.Una volta cotta,lasciare raffreddare e decorare con strisce a formare un reticolato,grazie al cornetto o al sac a poche

E' una torta adatta anche a chi è intollerante al glutine,naturalmente dopo essersi accertati che tutti gli altri ingredienti ne siano privi.

Ma anche decorata di tanto zucchero al velo,è sempre meravigliosa!


Vi lascio bimbe,vado a districare quel reticolato che ho in testa!Come una libellula me ne sono andata sotto quei quattro goccioloni caduti improvvisamente ed ora altro che filo spinato,ho come un ciambellone capovolto in testa O-o

Brioche di cornetti farciti

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Da tempo non mi sdraio su un tappeto di erba morbida e profumata,bagnata di rugiada,a farmi cullare dalle nuvole rincorse dai raggi di sole e farmi accarezzare dalle beatitudine del momento.Da tempo non stendo una tovaglia a scacchi che profuma ancora di bucato e che ribelle si fa sballottare dal vento geloso e dispettoso o rincorrere dalle grida del"capocchione",mentre gli tiro una pallonata in testa!Ero una bambina dispettosa come il vento e quando quel nanerottolo del vicino di "picnic"mi chiamò "quattrocchi",pensai bene di tirargli un missile...Inutile dirvi che la mia mamma litigo con la sua,quasi scoppio la rissa,mentre il moccioso andava gridando a squarciagola,manco la testa gliel'avessi staccata  per davvero...impossibile visto il capocchione che si ritrovava...Io consapevole di ciò che avevo combinato,giurai a me stessa che mai più avrei fatto una scampagnata e fui ancor più consapevole del mio odio per quegli occhiali...

Neanche il cestino pieno di leccornie era riuscito a tenermi buona,manco il pensiero di quella frittata di maccheroni cucinata al mattino presto dalla mamma,mi aveva fermato e neanche il casatiello pieno di salumi aveva frenato il mio impeto.Chissà se questa brioche fatta da tanti cornetti,sarebbe riuscita a tirare le redini della rabbia...Ne dubito fortemente,ma in una cosa è riuscita...mi ha fatto tacere,mentre la gustavo e ricordavo sorridendo il"capocchione" O-o!


Brioche di cornetti farciti
Ingredienti:
350 g. di farina 0
150 g. di farina di semola rimacinata
100 g. di acqua
100 g. di latte intero
90 g. di lievito madre(o 10 g. di lievito di birra)
1 uovo intero
1 cucchiaino e mezzo di sale
1 cucchiaino di miele o zucchero
80 g. di burro morbido e a tocchetti
Per la farcia
200 g. di ricotta
200 g. di formaggio fresco spalmabile
150 g. di salame
1 cucchiaio abbondante di parmigiano

Sciogliere il lievito nel latte mescolato all'acqua e al cucchiaino di miele.Unire tre cucchiai presi dal totale della farina,si otterrà una pastella che lasceremo riposare una mezz'ora,coperta con pellicola.Nella planetaria o in una ciotola versare il resto delle farine,unire il lievito e l'uovo ed iniziare ad impastare.Quando i liquidi saranno assorbiti unirvi il burro e alla fine il sale.Impastare per una decina di minuti,fino ad ottenere un impasto ben lavorato e soprattutto non più appiccicoso.Far lievitare fino al raddoppio.Intanto preparare la farcia.Nel mixer mettere tutti insieme,la ricotta,il parmigiano,il formaggio spalmabile ed il salame.Azionare il mixer fino ad ottenere una crema,comunque il salame non si triturerà del tutto e la crema rimarrà granulosa.Prendere l'impasto raddoppiato e stenderlo in un bel cerchio ad uno spessore di mezzo cm.Spalmare tutta la superficie di crema.Ritagliare a spicchi,io ne ho ottenuti 12.Arrotolare dando la classica forma a cornetto,disporre piuttosto vicini in una teglia quadrata ricoperta di carta forno.Coprire e lasciare lievitare ancora fino al raddoppio.Spennellare con un uovo battuto con un goccio di latte,cospargere di semi di sesamo ed infornare a 170° per una quarantina di minuti.

Durante la lievitazione si uniranno,ancora di più con la cottura,così si avrà una brioche intera bella da vedere e soprattutto tanto sfiziosa,ognuno staccherà il suo cornetto.



Con questa ricetta partecipo al contest di Esme,in pratica un cestino ricco di bontà!


Si evince che non"scampagno"da tempo...mi tocca provvedere e giuro che questa volta niente palloni,sempre che non mi imbatta in qualche capocchione!
A presto amiche,un bacio e buon fine settimana!



Semifreddo fragole e mascarpone

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Non amo i tappeti,per quanto belli e preziosi possano essere mi opprimono,quasi mi sembra di avere l'affanno ogni volta che ne ammiro qualcuno in casa di amiche o in qualche negozio.Sarà una specie di fobia?Non so,ma una cosa è certa,i pavimenti di casa mia ne sono sgombri,nonostante qualche volta abbia ceduto al vezzo di un momento;,alla fine rassegnata li ho tolti per poter respirare!Il mio respiro,così influenzato
 da cose ed emozioni,sembra che col passare degli anni vada in affanno più facilmente,troppo sensibile,forse, alle ansie dei momenti...Invece quanta aria ha riempito i miei polmoni,quando ho steso pigramente questo tappeto di fragole sulla soffice distesa di mascarpone;la soddisfazione li ha riempiti così tanto che solo un lungo sospiro ha potuto liberarli.


Semifreddo fragole e mascarpone
 Ingredienti:
500 g. di fragole
4 cucchiai di zucchero
un cucchiaio di amaretto liquore
Per la base
250 g. di biscotti digestive
80 g. di burro
Per la mousse di mascarpone
2 uova
120 g. di zucchero
250 g. di mascarpone
100 ml di panna
2 fogli di colla di pesce
Per la gelée di fragole
200 g. di fragole
1 foglio di colla di pesce
per decorare 
fragole q.b

Lavare bene le fragole,tagliarle  a pezzetti e cospargere di zucchero semolato ed un cucchiaio di amaretto.Prenderne circa la metà e frullarle per ottenere una purea,servirà per la gelée e le altre per decorare il dolce.Coprire entrambe le preparazioni con pellicola e mettere da parte.
Al mixer tritare i biscotti.Prima di inserire il burro prenderne tre cucchiaiate,serviranno per l'interno del dolce.Unire il burro e frullare ancora fino ad ottenere un composto fine ed appiccicoso.Porre un cerchio d'acciaio(io circa 24 cm.) apribile su una base piana che può essere un piatto o una teglia,coperta da carta forno.Coprire il fondo con i biscotti sbriciolati e compattare bene,in modo da creare la base del dolce.Porre in frigorifero a rassodare.
Procedere con la moussse.Prendere lo zucchero,metterlo in un pentolino,coprirlo a filo con un pò d'acqua e portare ad una temperatura di 121°.Separare i tuorli dagli albumi ed iniziare a montare questi ultimi,versarvi metà dello zucchero e continuare a montare fino a completo raffreddamento.Fare la stessa cosa con i tuorli,utilizzando il rimanente zucchero bollente.Unire ai tuorli ormai freddi il mascarpone,gli albumi e la panna montata in precedenza.Il tutto si unirà con delicatezza,mescolando sempre dal basso verso l'alto.Riporre in frigo.Prendere due cucchiai della purea di fragole e scaldarla appena.Sciogliervi il foglio i colla di pesce,precedentemente messo ammollo in acqua fredda per una decina di minuti e mescolare bene.Aggiungere alla restante purea e mettere da parte.Prendere dal frigo la base al biscotto,versarvi circa la metà della mousse al mascarpone,coprire con la gelée di fragole e spolverare con le briciole dei biscotti.Coprire ancora di mascarpone,livellare bene e fare dei piccoli spuntoni come decoro lungo il bordo.Coprire con pellicola e mettere in freezer almeno un paio d'ore.Prima di servire tirarla fuori un paio di ore prima e poco prima di servire riempire il solco centrale delle fragole in macedonia messe precedentemente da parte.



Ho approfittato delle ultime fragole,volevo rendere loro una degna fine per un goloso ricordo!
Un bacio amiche,alla prossima!

"Sbrisoline"con pesche tabacchiere

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Le gote rosee di una pesca.
La pelle vellutata della pesca.
Fiori rosa e profumati di pesco.
La pesca evoca sempre qualcosa di delicato,gentile,profumo inebriante che ti riporta indietro nel tempo,lontano molto lontano,quando una damina seduta sulla dura panchina in ferro battuto,all'ombra di un gazebo,col suo ombrellino di pizzo lasciato cadere mollemente,si faceva vezzeggiare dai doni del suo contadinello...e quella volta erano pesche dolcissime,profumate,piene del nettare più ammaliante...
Riapro gli occhi con un sussulto e mi ritrovo la cognata col cestino di pesche tabacchiere...Apprezzo il tuo gesto,sai che da tempo le desideravo,assecondi spesso i capricci dell'ingorda,manco fossi incinta e tu il padre rimbambito...però il contadinello col gazebo e l'ombrellino mi intrigavano di più!


Sbrisoline con pesche tabacchiere
Ingredienti
Per sei crostatine
200 g. di farina 00
100 g. di farina di riso
120 g. di zucchero a velo
120 g. di burro freddo a tocchetti
2 tuorli
un cucchiaino di lievito per dolci
un pizzico di sale
per la farcia
6 cucchiai rasi di marmellata di arance
3 pesche nettarine
per le pesche caramellate
2 pesche nettarine pulite e affettate
2 cucchiai di zucchero di canna
una noce di burro
per la pasta crumble
100 g. di farina 00
50 g. di farina di riso
80 g. di nocciole tritate
100 g. di zucchero di canna
100 g. di burro
50 g. di cioccolato bianco

Per la base,setacciare le farine col lievito ed il sale.Unire lo zucchero e mescolare.Aggiungere il burro freddo e iniziare la sabbiatura(con dita sfregare il tutto fino ad ottenere come una sabbia),unire i tuorli e velocemente impastare per ottenere una pasta liscia ed avvolgere in pellicola.Far riposare in frigo una mezz'ora.Imburrare le formine per crostatine e stendere la pasta.Ritagliare dei cerchi leggermente più grandi del diametro delle formine ed adagiarli nelle stesse.Punzecchiare un pò il fondo coi rebbi di una forchetta e riporre di nuovo in frigo.Per la pasta crumble,prendere una ciotola capiente,versarvi le farine,lo zucchero e il burro.Lavorare velocemente con le punte delle dita fino ad ottenere un composto sbricioloso,unirvi ora anche le nocciole tritate e il cioccolato sminuzzato.Mettere da parte in frigo.Sbucciare le tre pesche e tagliarle a fettine,riprendere le formine,spalmare sul fondo e lungo i bordi la marmellata di arance e adagiarvi le fettine di pesca.Ricoprire con briciole di crumble e cuocere in forno caldo a 170°per una ventina di minuti.Intanto sbucciare ed affettare le altre due pesche.Far sciogliere la noce di burro in padella e unire lo zucchero,far sciogliere ed unirvi le pesche,Lasciare cuocere appena due minuti,lasciando rivestire le pesche del caramello,mettere da parte.Quando ormai son raffreddate,sformare le sbrisoline e decorare con fettine di pesca caramellate.


Buon fine settimana amiche!A presto...almeno spero!

Tortina vintage,sentieri e saluti...

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I dubbi entrano,vanno via,poi ecco che ritornano e ancora vanno via...Lasciano una scia che non traccia la strada da percorrere,ma un sentiero tortuoso che disorienta e lascia senza fiato,tanto è l'affanno per trovare l'indirizzo giusto.E allora stanca e delusa ti siedi su quel tronco,rassicurante,dove l'ombra di un'enorme quercia da una leggera freschezza,grazie alla sua folta chioma.Prendi fiato e rinfrancata sai che non devi tornare indietro;allora continui a cercare la strada giusta...C'è,dev'esserci,così continuo a camminare...

Durante il cammino ho raccolto le foglie più belle,alcune un pò ingiallite dalle tempeste della vita,qualcuna ancora di un verde brillante,forse,mai scalfite da nessuna pioggia o semplicemente più tenaci e meno fragili...Tutte sono state chiuse man mano nel libro scritto in questi cinque anni.Ogni riga racconta le vostre parole,i vostri commenti,la vostra ironia,le vostre pacche sulle spalle,i sorrisi, e miliardi di emozioni...Mentre sfoglio e rileggo,mi accorgo che qualche foglia è scivolata via,allora la raccolgo e la ripongo con gratitudine....

Questo è stato il mio percorso qui con voi e nonostante a volte mi sia fermata,voi eravate li...Nel giorno del mio compleanno eravate "lì" ed io manco una fettina di torta ho potuto offrirvi,ma stavo camminando.Ora mi son seduta all'ombra della quercia per dirvi grazie e per scusarmi della mia "poca presenza".Ritorno e vado via di nuovo...ma vi lascio solo per assaporare meglio l'oasi dell'estate che tanto amo,nonostante le zanzare,l'afa e i capelli a panettone!Vi voglio bene,ci rivediamo a settembre..spero con più assiduità e più ardore!...o-O tranquille,non voglio violentarvi...quel tipo di ardore lo riservo ad altri ;)!


Vi offro una fetta della mia torta di compleanno,una tortina un pò vintage,non solo esteticamente ma anche nel sapore.Crema chantilly alla vaniglia e crema al cioccolato farciscono il pan di spagna,qualche riccioletto di panna,qualche granello di nocciola a decorare i bordi....e il gioco è fatto: la malinconia ti prende a braccetto e ti porta via.Si mi viene un pò di malinconia,mentre vi saluto....


 Buona estate amiche mie

Tortina soffice con yogurt e fichi neri

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 Non sempre siamo noi ad azionare un interruttore,capita che si abbassi da solo e allora ti ritrovi al buio....In quel buio brancoli confusa,ma a tentoni trovi le mani che cercavi,allora le afferri saldamente e non le lasci più andare via.Nel buio ci siamo tenuti stretti,ci siamo accarezzati,coccolati e fatti forza,finchè la luce ha illuminato di nuovo tutto,delineando dei contorni che prima non notavo....E allora ho ripreso a lanciare le scarpe appena giunta a casa,ad infilare la pinza rosa mezza sdentata nei capelli,a rimettere il mio rossetto rosso fuoco e poi...e poi ci sei tu che  rientri e ficchi il naso nella pentola,mentre ti dò una gomitata e ti caccio via dalla "mia"cucina e poi c'è la figlia che continua a rincasare tardi,mentre sfacciata mi lancia un bacio e il figlio,che con aria innocente ritorna con  l'ennesima multa...Gesti familiari tengono le fila di una routine,che se in apparenza appare a tratti noiosa,non può e non deve essere mai scontata...è la vita stessa!

Benritrovate amiche,splende un bel sole finalmente ed io son felice di essere qui.E il sole illuminò di una luce intensa questi bei fichi,che sollevati e fiduciosi vollero tuffarsi nel morbido impasto,mentre i più vanitosi si sedettero in cima!


 Tortina soffice con yogurt e fichi neri

Ingredienti:
4 uova intere
2 vasetti di yogurt bianco e compatto da 125 ml
5 vasetti di farina
2 vasetti di zucchero(i fichi sono cmq molto dolci)
1 vasetto di olio di semi di girasole
la buccia grattugiata di un limone
un cucchiaino di estratto di vaniglia
i bustina lievito per dolci
1 pizzico di sale
5 o 6 fichi (io neri)
per una tortiera da 28 cm 

°°°°°°°°
Montare le uova con lo zucchero e il pizzico di sale,unire anche gli aromi.Aggiungere sempre montando lo yogurt alternato alla farina,Versare l'olio a filo ed unirvi anche la purea di tre fichi schiacciati e senza pelle.Versare in uno stampo infarinato ed imburrato e disporvi a raggiera gli altri fichi questa volta non pelati e tagliati in quarti.Infornare a 170° per una mezz'ora,fare sempre la prova stecchino,perchè è comunque una tortina abbastanza umida.Sfornare e decorare con spicchi di fichi.


Spero di essere più costante....questo blog non rappresenterà mai una forzatura,ma rimarrà il luogo dei miei ristori!
Un bacio amici...io vado a litigare con il figlio.Possibile non riesca ad individuare i confini precisi di un divieto di sosta?Sembra che si spostino a seconda del suo arrivo...O-o

Buona e splendente settimana!

Ciocco-Cassata

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Negli occhi avevo il mare,lo guardavo avida e mai sazia della sua trasparenza,di quella limpidezza che solo l''autunno sa regalargli.Se solo avessi potuto risucchiarlo,imbottigliarlo e portarmelo via,lo avrei fatto,si avrei privato della sua gioia tutti gli altri...non potevo lasciarlo lì così bello e sfacciatamente invitante.Il sole da lassù mi scaldava,una brezza lieve mi dondolava ed io continuavo a guardarlo estasiata in uno stato di grazia,mentre il marito con calma, tanta calma mi faceva notare che avevo un buco nel costume...
Il buchetto non era in nessun punto strategico..,no,certo che no,era solo su una chiappa!E così,mi domando come solo allora avesse potuto notarlo,quando per mezza mattinata gli ho praticamente fatto la passerella;distratto o cecato?Poco importa,non c'era tantissima gente,solo una trentina di persone O-o...Quindi ho capito che devo cambiare spiaggia e soprattutto marito!

Ma non questa tortina,"lei"è da tenere stretta stretta!


Ciocco-Cassata

 Ingredienti
Per il pan di spagna
4 uova intere
150 g. di zucchero
150 g. di farina
un cucchiaino di vaniglia
un pizzico di sale
Per la farcitura
600 g. di ricotta freschissima di pecora
200 g. di zucchero semolato
10 g. di purea di canditi di arancia
100 g. di cioccolato in gocce
Per la ganachè
300 ml di panna fresca
300 g. di cioccolato fondente e gia grattugiato
50 g. di burro
Per rifinire 
granella di pralinato di arachidi q.b
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Per il pan di spagna
Montare le uova intere con lo zucchero fino a farle triplicare di volume insieme al pizzico di sale e alla vaniglia.Setacciare la farina e incorporarla delicatamente al composto di uova,con movimenti dal basso verso l'alto.Versare nella tortiera precedentemente imburrata e infarinata e infornare per una trentina di minuti a 170°.Una volta cotto lasciare raffreddare su una gratella
La sera prima unire la ricotta con lo zucchero,coprire con pellicola e lasciare tutta la notte in frigo.Al mattino setacciare la ricotta ed unirvi le gocce di cioccolato e la purea di canditi.Tagliare il pan di spagna a fette regolari e come per uno zuccoto ricoprire il fondo ed i bordi della tortiera usata per cuocere il pan di spagna.Ricordarsi di foderarla prima con pellicola per facilitare il momento di sformarla.Farcire con il composto di ricotta.Coprire e chiudere con altre fette di pandispagna,coprire con pellicola e riporre in frigo almeno mezza giornata.Per la ganachè far scaldare la panna col burro e versare sul cioccolato grattugiato.Mescolare per renderla liscia e fluida.Capovolgere la tortiera su una gratella e sformare la torta.Glassare la superficie con la ganachè ancora calda e quindi molto fluida.Quando si rassoderà un pochino con il dorso di un cucchiaio ho fatto dei piccoli smerli.Decorare a piacere con la granella di arachidi.


 Le giornate sono bellissime e ancora mi godo un pò di mare....quindi vi do un bacio salato augurandovi un giorno bellissimo!
Alla prossima!


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